09/04/2004
«Babele ancora! Fino a quando?» è il tema conduttore della Sagra dei Talami di quest’anno che, martedì 13 aprile, dalle ore 10, chiuderà come da tradizione i riti pasquali in Abruzzo. Sette carri allegorici, uno dei quali trasportato a spalla dagli alpini, partiranno da ogni quartiere per ritrovarsi in piazza Mazzini per la sfilata finale, prevista per le ore 13. Su ogni carro i giovani del paese – in pose plastiche davanti a un fondale affrescato, con sopra una bambina che impersona una Madonna, legata a una raggiera –, rappresenteranno scene tratte dal Vecchio e Nuovo Testamento. La manifestazione si ripeterà la sera di Ferragosto.
«Che sicurezza abbiamo – afferma il parroco di Orsogna, Don Mario Persoglio, nel commento al tema scelto –? Che futuro si prospetta? Cosa possiamo fare in concreto perché il mondo non ci crolli addosso? Molti dicono che l’11 settembre è crollata la speranza: sarebbe questa la cosa più nefasta. […] “Temo l’ira dei poveri” diceva il compianto Papa Paolo VI, a ragione. Questo deve farci paura. Rimoviamo la maschera del sospetto dai nostri volti, apriamo bene gli occhi, guardiamo in faccia la realtà. Troppo spesso le parole si fanno acide e hanno sapore di terra. Torniamo a dialogare. Gli altri non sono tutti potenziali aggressori, rivali, concorrenti… Più che a difenderci, pensiamo a incontrarci».
Questi i temi dei singoli Talami: 1) “Il Diluvio”, dal quartiere “Li ‘mburze” (via Borgo Romano), realizzato da Luigi Cerretano; 2) “Torre Di Babele”, dal “Quarte de la Ville” (corso Umberto I), realizzato dalla Scuola Media di Orsogna, a cura di Patrizia Del Monaco e Giampietro Verna; 3) “Distruzione di Sodoma e Liberazione di Lot”, dal “Quarte de la Ville” (via Adriatico), realizzato da Paolo Di Scipio; 4) “Il violatore del sabato”, dal “Quarte abballe” (via Martiri Civili), realizzato da Paolo Di Scipio; 5) “Gesù e i bambini”, dal “Quarte ammonte” (via Raffaele Paolucci), realizzato dal nido d’infanzia “Girotondo”, gestito dalla cooperativa Carlo Simeoni; 6) “Il Nuovo Comandamento”, dal “Quarte abballe” (via Trento e Trieste), realizzato dal Gruppo Scout di Orsogna; 7) “La vittoria di Cristo”, dal “Quarte de San Giuvanne” (Belvedere), realizzato dall’Associazione culturale Talami Orsogna.
I Talami prendono nome dal palco sul quale venivano eseguiti i drammi liturgici. Furono allestiti per la prima volta, probabilmente già in epoca medioevale, nella Chiesa della Madonna del Rifugio (distrutta nell’ultima guerra): i fedeli reinterpretarono il quadro posto sull’altare maggiore, con la Madonna Nera che copriva con il suo manto azzurro quattro persone in preghiera. Il viso della Madonna Nera era ritenuto miracoloso: la notte tra il lunedì e il martedì dopo Pasqua, ogni anno, una moltitudine di devoti si riuniva per assistere al miracolo, che consisteva nella mutazione del colore del volto, da nero a bianco, o nel movimento degli occhi.
Salvo le sospensioni a causa di guerre o altre calamità, il Talamo ha proseguito il suo cammino, varcando più volte il confine di Orsogna: nel 1576 fu a Chieti per il Giubileo; nel 1930 a Roma per i festeggiamenti per il matrimonio del Principe Umberto di Savoia; nel 1953 a Chieti per la prima Mostra abruzzese dell’agricoltura; negli ultimi anni, a Pescara, ancora a Chieti e a Lanciano. La manifestazione è organizzata dall’Associazione culturale Talami Orsogna insieme all’Amministrazione comunale guidata da Fabrizio Montepara.
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